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CaitanyaMission 
maggio 2000

 

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                   Biografia del fondatore della

                                                                            Caitanya mission

Bhakti Vaibhava Puri Goswami Maharaja è apparso in Magha-masa pañcami krsna-paksa, 426 Gaurabda, cioè il quinto giorno della luna calante del mese di Magha, 426 anni dopo lapparizione di Mahaprabhu, corrispondente al febbraio 1913. In questo giorno i bhakta-vaisnava festeggiano la scomparsa di  Ramacandra  Kaviraja e lapparizione di Gopala  Bhakta  Goswami.

La madre si chiamava Srimati Devi il padre Sri Damodara e a lui, il secondo di quattro fratelli, venne dato il nome Nsrimha.

Nato nel villaggio Fulta, a 5 km da Berhampur, Orissa, India, ricevette leducazione primaria a Kutharsingi, frequentò le superiori a Surangi e, su incoraggiamento del fratello maggiore, siscrisse poi alluniversità Khallikote di Berhampur dove ottenne il suo B.A.

Attratto dai principi di verità e di non-violenza del Movimento di Liberazione Civile di Gandhi, simpegnò nella lotta politica al punto dessere presidente di distretto dei combattenti per la libertà.

Interessato in ayurveda  completò i suoi studi in materia con il noto Kaviraja  Srila  Madhusudana  Sharma discepolo di Srila Bhaktisiddhanta Prabhupada con il quale, dopo le lezioni di medicina, sintratteneva in discussioni sullo Srimad Bhagavatam e sulle opere dei Goswami.

Ispirato e incoraggiato da SrilaPada Sharma, il 3 agosto 1936, giorno dellavvento di Balarama, ricevette liniziazione da Srila Bhaktisiddhanta Prabhupada a Srila dhama Mayapura. Aprì poi un ospedale assistenziale ayurvedico facendosi conoscere come Nsrimha Kaviraja.

Ormai completamente coinvolto nella predica della dottrina del Signore Caitanya, finì per lasciare lattività medica per dedicarsi alla direzione di vari monasteri fondati dai suoi confratelli maggiori, occupandosi in tutte le possibili attività di predica e di mantenimento.

Il 7.2.1966, nel luogo dellapparizione di Sriman Mahaprabhu a Mayapura, accettò lordine di rinuncia, Sannyasa, da Srila Bhakti-Svarupa Giri Maharaja.

Nel giugno del 1966 registrò in Andra Pradesha listituzione "Sri  Krisna Caitanya Mission". Da allora listituzione si è estesa in India, e si va espandendo anche in altre parti del mondo grazie alla sua incessante opera di predica e allentusiasmo dei numerosi devoti occidentali da lui ispirati.

A.C. Bhaktivedanta Svami  Prabhupada, poco prima della sua scomparsa, ha detto: " Fatevi consigliare da Srila Sridhara Maharaja o dal mio carissimo amico Srila Bhakti Vaibhava Puri Maharaja su qualsiasi argomento riguardante i templi e le ingiunzioni delle scritture."
 
 



Srila Bhakti Vaibhava Puri  Maharaja ki  " jaya!"
 
 
 
 

Gli insegnamenti di Sri Krisna Caitanya in breve:
 
 

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Le verità vediche autorivelate che discendono dalla Persona Suprema attraverso la catena di successione dei precettori sono conosciute come amnaya. Esse dichiarano che:

Sri Krisna è il principio supremo senza un secondo;

Egli è sempre investito di infinita potenza;

Egli è il nettareo oceano di tutti i rasa;

Le jive-atma, gli esseri spirituali, sono Sue parti marginali, o parti intermedie, distinte e individuali;

essendo marginalmente situati, le jive-atma, nella loro condizione caduta, sono soggetti ad essere incantati da prakrti o maya, lingannevole potenza esterna del Signore;

trovandosi nel mezzo tra le potenze cit, lenergia interna spirituale, e acit, lingannevole energia esterna, le Jive-atma sono liberate dai legami delle triplici qualità di maya, i guna, per mezzo del servizio reso con amore al Signore Supremo Sri Krisna;

tutti i fenomeni spirituali e mondani sono manifestazioni simultaneamente distinte e non-distinte del Signore Supremo Sri Krisna, cioè acintya bheda-abheda prakaria del Signore. Acintya, inconcepibili, in quanto gli attributi razionali degli esseri umani sono completamente incapaci di comprendere o persino avvicinare la sfera divina del Signore eccetto che per Sua misericordia;

uddha-bhakti, la pura devozione, che è la funzione eterna di tutte le jive-atma, è lunico mezzo per ottenere lAmore Divino, il summum bonum dellesistenza umana;

solo Krisna-prema, lAmore Divino, è il fine desiderato dellesistenza spirituale.

SRLA BHAKTI VAIBHAVA PURI GOSWAM MAHARAJA

VISTO ATTRAVERSO LE SUE RISPOSTE

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D: Quando potranno gli esseri viventi vivere pacificamente ?

R: Gli esseri viventi non potranno mai godere della pace finché si troveranno coinvolti nei frutti delle loro azioni passate. Lessere vivente è per natura debole, inefficiente e incompleto. Quindi non potrà mai ottenere la pace eterna finché non si sottometterà ai piedi di loto del Signore.

D: Questo mondo materiale è un luogo infido, in queste condizioni, qual è il dovere di un devoto ?

R: Sebbene il mondo materiale obblighi lessere vivente ad assaporare i differenti tipi di dispiaceri, cè da dire che il devoto non è intaccato da essi. Un devoto deve quindi procedere sul sentiero della devozione con perseveranza ed entusiasmo.

D: Qual è il dovere della società umana? Qual è il risultato derivante dal compimento del proprio dovere ?

R: Lunico dovere della società umana è quello di impegnarsi nel canto collettivo del Santo Nome di Krisna. Sriman Mahaprabhu è la più munifica tra le incarnazioni di Sri Krisna, poiché ci ha diretto a prendere rifugio nel Santo Nome di Krisna incitandoci a cantarLo incessantemente. Con questo canto costante dei Santi Nomi, lentità vivente ha la possibilità di gustare il succoso nettare dellamore per Sri Krisna che non è accessibile neanche agli esseri celesti.

D: Tutti in questo mondo sono egoisti. Qual è la vostra opinione al riguardo ?

R: E naturale che le persone in questo mondo materiale simpegnino in ciò che permette loro di accrescere il proprio beneficio personale. Noi, d'altra parte, siamo desiderosi di ottenere la devozione ai piedi di loto del Signore. In questo senso anche noi siamo completamente egoisti, perché l'unico scopo della nostra adorazione è quello di dare piacere a Sri Krisna e pensiamo di essere dei servitori di Krisna.

D: In che modo una persona intelligente può utilizzare il suo egoismo ?

R: Noi non abbiamo nessun altro desiderio se non quello di servire Sri Krisna ed il nostro maestro spirituale. Pensando in questo modo, si deve utilizzare la propria intelligenza per servire entrambe le suddette persone.

D: Può un essere vivente fare qualcosa di vantaggioso per se stesso?

R: Se segue il proprio capriccio e piacere, anche se simpegnasse nello studio di centinaia e centinaia di scritture sacre, come pure nel canto, nelladorazione ecc. ecc., lessere vivente non potrà mai raggiungere lo scopo ultimo della vita.

D: Può lessere vivente diventare Brahman ?

R: Non si può ottenere della cagliata dallacqua. Similmente, lessere vivente non può diventare Brahman. Lentità vivente possiede alcune qualità analoghe a quelle del Signore Supremo e per questo è fornita del potere di servire il Signore. Poiché il Signore è situato al di sopra di tutte le entità viventi, compresi gli esseri celesti, non potrà mai essere possibile da parte di un'entità vivente occupare la Sua posizione.

D: Tutti dicono che ci si deve sposare e avere un figlio. Qual è il significato di questo detto?

R: Un figlio libera i genitori dallinferno chiamato Pun ed è per questo che è chiamato putra. Un figlio che non serve il Signore e si impegna in altre attività, in accordo alle scritture, deve essere considerato un figlio non desiderato. Procreare un tale tipo di figlio, è far danno all'entità vivente. Una relazione di parentela che può portare un reale beneficio allintero gruppo familiare si concretizza nel momento in cui un figlio simpegna nel servizio al Signore Supremo o quando un padre fa di suo figlio il servitore del Signore.

D: Ci sono benefici per colui che critica o loda lindole altrui?

R: No, mai. La realizzazione dellanima non può essere raggiunta criticando o lodando il carattere altrui. Inoltre è meglio discutere dei propri sotterfugi piuttosto che dei difetti altrui. Controllare la mente è uno dei tipi di yoga. La discussione incentrata sul carattere degli altri significa dissertazione sugli atti di una persona che non è in posizione di servire il Signore. Perciò non è di alcun giovamento allanima. Il termine param, invece, indica il Signore, e quindi parlare dei passatempi, della forma, dei nomi, ecc. del Signore, ci può beneficiare nel vero senso della parola.

D: Allora che cosa si dovrebbe fare?

R: Si deve trattare sempre ciò che è attinente al nostro proposito, allora saremo in grado di liberarci dal groviglio materiale. Quando un devoto ottiene devozione verso il Signore, automaticamente tutte le sue discussioni saranno sempre incentrate sui nomi e sulle attività di Hari. Questo è il tipo di discussioni che lo aiuta ad ottenere il summum bonum della vita.

D: Quanti tipi di vaisnava ci sono e come possiamo identificarli?

R: Ci sono tre tipi di vaisnava: i neofiti, i vaisnava intermedi e quelli di primordine. Il vaisnava di primordine è colui che, anche dopo il raggiungimento della perfezione, continua costantemente ad impegnarsi nel servizio al Signore Supremo. La posizione di un vaisnava allinterno di queste tre categorie, può essere valutata in accordo al suo attaccamento per il canto dei Santi Nomi del Signore. I vaisnava neofiti provano interesse per ladorazione del Signore ma non hanno una conoscenza di ciò che riguarda Sri Krisna, i Suoi devoti e la Sua natura. Hanno l'aspetto del vaisnava. Gli intermedi hanno un'intelligenza introspettiva e sono impegnati nel servire con attenzione i devoti più illuminati. I vaisnava di prima categoria sono imparziali verso tutte le entità viventi e non fanno alcuna distinzione tra il Nome e la Forma di Sri Krisna.

D: A che tipo di realtà appartengono Sri Jagannatha, Sri  Balarama e Sri Subhadra Devi?

R: Sri Jagannatha è il Signore in una forma con occhi e mani. Il significato di ciò è che il Signore vede tutto, conosce tutto e crea ogni cosa. Balarama è la potenza del Signore che ha la capacità di creare le entità viventi. Madre Subhadra è la potenza illusoria del Signore e il Sudarsana rappresenta la Sua forza di volontà.

D: Perché Brahma e Shiva sono chiamati semidei?

R: Brahma e Shiva appartengono alla potenza differenziale del Signore, per questo motivo sono considerati dei semidei.

D: Qual è il miglior metodo per accedere al mondo trascendentale?

R: Il canto collettivo dei Santi Nomi di Sri Krisna è lunico metodo che permette all'entità vivente di entrare nel mondo spirituale.

D: Come si può ottenere la migliore qualifica per l'accesso alla vita spirituale?

R: La compagnia dei sadhu permette allessere vivente l'immissione nella vita spirituale.

D: Qual è il risultato che si ottiene stando in compagnia di brave persone? e di mascalzoni?

R: Grazie alla compagnia delle persone sante lentità vivente ottiene amore per Sri Krisna. Quando si associano con persone empie, invece, gli esseri umani diventano simili alle bestie e non possono discriminare tra ciò che è buono e ciò che non lo è. Lassociarsi con gli empi fa deviare la mente dal suo servizio al Signore Supremo, cioè dal vero dovere di ogni persona.

D: Si dice che bisogna abbandonare la simulazione ed impegnarsi concretamente nel seguire il sentiero tracciato dai santi, qual è la differenza tra questi due comportamenti?

R: Nelle rappresentazioni teatrali ci sono degli attori che interpretano il ruolo di N€rada, ma ciò è completamente differente dal seguire, in modo reale, il sentiero della devozione tracciato da Narada. Chi imita non ne ricaverà mai alcun beneficio. Al contrario, proseguendo sul cammino della devozione, tracciato dai santi, si ottiene la pura devozione per il Signore.

D: Qual è la differenza tra il mormorare e il cantare a voce alta i Santi Nomi del Signore?

R: La pronuncia di un mantra con un tono di voce sommessa, senza muovere le labbra, si definisce japa, sussurrare. Ma quando si ripete muovendo le labbra ciò èchiamato kirtana. Il kirtana è più benefico del sussurrio. Far vibrare ad alta voce il Nome, le qualità e i passatempi del Signore è considerato il vero cantare.

D: Quale informazione diretta può darci su Sri Krisna e qual è il significato del suo nome?

R: L'informazione diretta su di Sri Krisna si trova nel Suo Santo Nome. Il nome di Krisna è fornito di grande potenza attrattiva ed è, di per sé, la più potente realtà. Bisogna cantare il Suo nome per ottenere Krisna Stesso.

D: Ci sono cinque tipi di adempimenti per poter avere pieno successo sul sentiero della devozione. Sono essi autosufficienti?

R: Tralasciando il canto dei nomi del Signore, nessun adempimento è di per sé completo. Ciò significa che senza il canto dei Santi Nomi il fatto di vivere a Mathura e di associarsi con i santi risulteranno, alla fine, delle attività imperfette. E il canto dei nomi del Signore che ci concede il frutto del dimorare a Mathura, del godere della compagnia dei santi, dell'adorare le divinità e del leggere il Bhagavatam.

D: Riferendosi al canto dei Santi Nomi lo si considera sia il mezzo che il fine. Quanto cè di veritiero in questaffermazione?

R: La grazia del Signore è lunico modo per ottenere la realizzazione: qualsiasi altro tipo di azione o di conoscenza non è considerato determinante. Il nome del Signore e la Sua forma non sono differenti. Raggiungere il nostro obiettivo è perciò, di per sé, anche ottenere il Signore, poiché il Signore è personalmente presente nel Suo nome.

D: Perché la gente considera i passatempi di Krisna come le gesta di un uomo comune?

R: Il carattere di Sri Krisna è limpido e privo di cattiva condotta poiché è stato visto da Vyasadeva nella sua meditazione. Le vicende dei comuni personaggi storici sono intrise delle tre influenze della natura materiale, ma i passatempi di Krisna non possono essere considerati alla stessa stregua delle vicende mondane. I passatempi di Krisna non sono in relazione con il tempo, il luogo e le persone di una particolare nazione né con nessun tipo di gioia materiale.

D: Molte persone vedono in modo sfavorevole il fatto che Krisna abbia rubato i vestiti delle gopi. Qual è il significato di questo passatempo?

R: Coloro che vogliono servire il Signore, non hanno nulla da celare dinanzi a Lui. Per insegnare ciò ai Suoi devoti il Signore ha manifestato questo lila.

D: Che tipo di rapporto hanno tra di Loro Sri Radha e Krisna?

R: Le persone che hanno accettato la dottrina di Sriman Mahaprabhu, sanno bene che lamore coniugale per Sri Krisna è la più elevata attitudine di servizio che possa esistere. Tutti coloro che sono seguaci di Srimat Radharani possono assaporare questo gusto: Sri Krisna è in realtà la verità e Srimat Radharani è la Sua eterna consorte. Sri Radha e Krisna sono un'unica ed identica persona ed insieme glorificano la dolcezza del Loro servizio. Il Loro apparire in due forme è paragonabile alle due facce della stessa medaglia.

D: Qual è la differenza tra Goloka e Gokula?

R: Non cè differenza tra Goloka e Gokula. Leterna dimora del Signore è chiamata Goloka, e quando discende in questo mondo materiale è chiamata Gokula, il luogo dove Krisna svolge i Suoi passatempi.

D: Possiamo vedere la manifestazione del dhama con i nostri occhi materiali?

R: Si devono acquisire occhi spirituali per poter vedere il dhama nella sua vera forma. Coloro che, per grazia del Signore, ricevono la visione trascendentale possono realmente vedere la dimora trascendentale del Signore.

D: Perché si deve prendere rifugio ai piedi di loto di Sriman Mahaprabhu?

R: Il propagatore del canto collettivo dei nomi di Sri Krisna è Sri Caitanya Mahaprabhu. E Lui che ha illuminato i nostri cuori e ci ha incoraggiato con Krisna prema. Con laiuto dello Sri Krisna sankirtana si può ottenere la devozione per il Signore e gustare il nettareo sentimento dellamore coniugale. Perciò il dovere principale dell'essere vivente è di prendere rifugio ai piedi di loto di Sri Caitanya. Coloro che desiderano realmente ottenere il trascendentale rifugio dei piedi di loto di Sri  Caitanyadeva, devono, per prima cosa, ottenere la speciale misericordia dei suoi fedeli associati come Sri Svarupa Damodara, Rupa Gosvami ecc. ecc.

D: Perché lincarnazione di Gauranga Mahaprabhu è considerata inconcepibile?

R: In questera di discordia, Sri Krisna manifesta Se Stesso nella forma di Gauranga per predicare il kirtana e per distribuire, senza alcuna distinzione, Krisna prema tra tutti gli esseri viventi. Sebbene questincarnazione abbia un proprio profondo significato, esso rimane nascosto agli occhi delle persone comuni.

D: Che cosa si ottiene ricordando i passatempi di Gauranga e di Sri Krisna?

R: La Vrindavana che è situata al di sopra di questo mondo materiale è divisa in due zone. In quei luoghi vivono tutti quei servitori che sono stati generosi nel loro amore per il Signore: la dolcezza è la principale caratteristica di questa dimora trascendentale. Nella parte in cui risiede Gauranga, la generosità è predominante, ma vi risiedono anche tutti quelli che hanno preso rifugio nella Suprema dolcezza. Tutti coloro che adorano Krisna e Gauranga, nel momento stesso in cui raggiungono la perfezione ottengono dei corpi spirituali e soggiorneranno, simultaneamente, in entrambe le due zone.

D: Chi sono i discepoli di questera della discordia?

R: È del tutto plausibile adorare Gauranga con il mantra di Krisna e viceversa, perché non sono diversi l'Uno dall'Altro. Coloro che Li stimano differenti devono essere considerati i discepoli di questera della degradazione e della discordia.

D: Chi adora Gauranga e chi adora Sri Krisna?

R: Quando un essere vivente non è libero dall'intrico materiale simpegna nelladorazione di Gaurasundara, ma quando giunge a liberarsi da ogni attaccamento materiale, Sri Krisna diviene il suo Signore degno di adorazione.

D: La religione di questo kali yuga è il canto in congregazione dei nomi del Signore. Perché Vostra Grazia impegna i suoi discepoli nella costruzione di templi e di asrrama?

R: Non tutti hanno la qualifica adatta per cantare il sacro nome del Signore. Così viene loro richiesto di impegnarsi nella costruzione di strutture al fine di suscitare unattitudine di servizio nei confronti del Signore Supremo. E solo per grazia del Signore che si può diventare un Suo servitore e che il trascendentale nome del Signore danza sulla nostra lingua.

D: Cosa possiamo fare per liberarci dalla gratificazione dei sensi?

R: Quando il trascendentale nome del Signore, per grazia del maestro spirituale, purifica i nostri orecchi, allora ci siamo finalmente liberati dalla mentalità di gratificazione dei sensi.

D: Quando potrà lessere vivente sentirsi finalmente libero dallattaccamento materiale?

R: Quando ci impegniamo nel canto del nome di Hari considerandoci dei karmi, otteniamo religione, buon nome e lesaudimento dei nostri desideri. Questo è un atteggiamento offensivo nei confronti del trascendentale nome del Signore: di conseguenza ne ricaviamo solo benefici materiali. Quando invece cantiamo il nome di Hari senza alcuna ambizione di liberazione, siamo affrancati dall'attaccamento materiale.

D: Quali sono le circostanze favorevoli che ci permettono di cantare il Santo Nome del Signore?

R: Ci si deve, innanzitutto, liberare dallinvidia nei confronti dei vaisnava, perché essa è causa di sventura sia in questo mondo materiale che nel mondo trascendentale. Il mondo materiale è un luogo per metterci alla prova; in esso cè solo dolore. La tolleranza, il sentimento di essere insignificante e l'elogio degli altri ci sono utili nel cantare il nome del Signore.

D: Come possiamo rendere favorevole alla devozione questo nostro corpo materiale?

R: Non si dovrebbe cercare di fare nulla che vada  contro il volere di Sri Krisna. Chi serve il Signore, si sente in pace con il corpo, la mente e lanima. Chi si tiene lontano dal servizio al Signore vedrà il suo stesso corpo rivoltarglisi contro.

D: I Santi Nomi del Signore da noi pronunciati, sono trascendentali?

R: Non è possibile pronunciare il trascendentale nome del Signore o vedere la Sua forma, i suoi attributi e i Suoi passatempi servendoci dellaiuto dei nostri occhi, orecchie e lingua materiale. E lo Stesso Signore onnipotente a manifestarSi a chi ha purificato i suoi sensi con lattitudine di servizio.

D: Qual è il risultato di cantare in modo offensivo i nomi del Signore?

R: Cantando il Santo Nome in modo offensivo saremo trascinati verso l'inferno. Questo è un impedimento per il canto del nome trascendentale.

D: Come possiamo liberarci dalla speculazione mentale?

R: Con lascolto delle sacre scritture ci si può liberare dalla speculazione mentale. Il loro ascolto ci libererà da tutti i tipi di speculazione mentale nei loro confronti.

D: Quando si potrà raggiungere la piena ricchezza spirituale nel canto del Santo Nome?

R: Il Signore e i Suoi devoti si manifestano in questo mondo materiale per distribuire a tutti la ricchezza di Vaikuntha. I vaisnava sono trascendentali per natura. Essi conoscono l'esistenza temporanea di questo mondo materiale. Ecco perché ci informano su ciò che riguarda la conoscenza trascendentale.

D: Mentre si cantano i santi nomi del Signore, spesso succede che la mente sia infestata di pensieri materiali, e con ciò questa pratica si svuota di ogni valore. Come possiamo svincolare la mente dalle loro grinfie?

R: Non è saggio abbandonare il canto dei nomi del Signore sulla base che i pensieri materiali ci vengano in mente cantando il nome trascendentale. Con il graduale abbandono ai trascendentali nomi del Signore, tutti questi inutili pensieri svaniranno e i sacri nomi sorgeranno come fa il sole con tutta il suo splendore.

D: Qual è il metodo per servire il Signore?

R: Sri Krisna Dasa Kaviraja Gosvami ha insegnato che dapprima ci si deve impegnare nelladorazione del proprio maestro spirituale, poi in quella di Sri  Gauranga ed infine in quella di Gandharvika-Giridhari.

D: Di che cosa si dovrebbe essere coscienti mentre si è impegnati nel canto del nome del Signore?

R: Se si canta il nome di Krisna con cuore puro, i sensi non si allontaneranno mai dalla forma, dagli attributi e dai passatempi trascendentali del Signore. Bisogna avere un intenso interesse per leterna manifestazione della forma, degli attributi e dei passatempi del Signore Supremo.

D: Perché la forma umana è considerata la più preziosa?

R: La forma umana è la più preziosa perché la si può ottenere solo come il risultato collettivo dei diversi atti virtuosi compiuti nelle precedenti vite. Si consegue un corpo umano dopo aver vagato tra gli otto milioni di altre speci di vita Nello ®rmad Bh€gavatam 11.2.29 è affermato che questa temporanea forma umana è una forma davvero molto preziosa, ottenuta dopo aver accumulato un buon numero di atti virtuosi nelle differenti vite. A causa dellignoranza, gli animali e gli uccelli non hanno la conoscenza per potersi impegnare nel servizio al Signore. Essi non hanno la debita mentalità per compiere sacrifici. Questa forma umana è adatta a servire il Signore. Per questo la si considera come la più preziosa tra le forme di vita.

D: Si può porre rimedio alla morte? Come si può sconfiggerla?

R: Si, è possibile avere la meglio sulla morte, ma gli atei non possono farlo. Essi non avranno mai la possibilità di sfuggire dalle mani della morte. Solo i devoti di Krisna si trovano nella posizione di poter prevalere sulla morte: ne è un chiaro esempio Bhishma che accettò la morte in accordo al suo volere. Si può vincere la morte prendendo rifugio ai piedi di loto di Sri Krisna. Nel Bhagavatam 2.3.17 il Signore ha infatti affermato che il sorgere e il tramontare del sole distruggono la durata dellesistenza umana se non sono utilizzati per discutere dei passatempi del Signore. Coloro che trascorrono il proprio tempo impegnandosi in discussioni riguardanti i passatempi del Signore, non sono sotto il controllo della morte. Sri Krisna, nella Bhagavad-gita.. 9.31, rivolgendosi ad Arjuna afferma inoltre: "Oh Arjuna, oh figlio di Kunti, dichiaro inequivocabilmente che il mio devoto non perirà mai, poiché Io lo proteggerò."

D: Che cosa dovrebbe fare, allora, una persona in punto di morte?

R: Quando la morte è alla soglie, si deve prendere completo rifugio in Krisna e ricordare il Suo nome, i Suoi attributi, la Sua forma e passatempi. Bisogna inoltre, associarsi con le persone sante ed impegnarsi costantemente nellascolto e nel canto del santo nome di Hari. Kh€v€ga Mah€r€ja, ad esempio, quando gli fu rivelato che gli era rimasto un solo momento di vita, decise immediatamente di prendere completo rifugio ai piedi di loto del Signore e ciò lo condusse nella trascendentale dimora del Signore Hari. Il Signore Stesso afferma nel Visnu smrti: "Oh Sada-shiva! Oh Mahadeva! Io ti assicuro che il Mio nome Krisna è molto segreto. Che altro posso dirti ancora al riguardo se non che esso è in grado di proteggere chiunque dalla morte". Perciò ricordate sempre il nome di Krisna.

D: In che consiste ciò che è definita la dottrina Bhagavata? Spiegalo, per favore.

R: Il Signore Siamasundara ha manifestato il metodo più facile per poterLo raggiungere. Offrire a Sri Krisna tutte le attività compiute con la mente, la parola, gli organi di senso e l'intelligenza, siano esse dovute alla spinta della propria natura costituzionale, alla pressione del Fato o all'ispirazione del cuore, questa è la dottrina Bhagavata.

D: Cosa hanno provato le persone quando Mahaprabhu si è manifestato a Navadvipa?

R: Quando Mahaprabhu è apparso in questo mondo, nel villaggio di Navadvipa, persino le anime cadute, gli sciocchi, gli illitterati ed anche i Musulmani, che in un certo senso si potevano anche dire estranei all'avvenimento, provarono tutti una grande gioia. La gente iniziò a cantare il nome di Hari e ricevette Krisna prema che è irraggiungibile perfino per Brahm€, nonostante la sua elevata posizione.

D: I resti di cibo del Signore Jagannatha possono essere comparati a del comune cibo?

R: Assolutamente no. I resti del Signore, come pure il nome di Krisna e i Suoi devoti, sono di natura trascendentale. Tutto ciò che riguarda il Supremo è trascendentale e di conseguenza non può essere messo in relazione con un qualche tempo, con un determinato luogo mondano o con un certo personaggio storico.

D: Nella dimora trascendentale, che è aldilà di questo mondo, si svolgono sempre i passatempi del Signore, come per esempio luccisione dei demoni?

R: Goloka è eternamente la trascendentale dimora del Signore; in essa non cè posto per lillusione. Là i servitori del Signore gustano la dolcezza dellamore coniugale, considerandosi, al contempo, solo dei semplici servitori.

D: Sono Brahman, Paramatma e Bhagavan differenti realtà? Perché Sri Krisna ha più importanza di tutti?

R: Sebbene essi partecipino della stessa natura, e siano in definitiva sullo stesso piano della trascendenza, chi realizza la Verità Assoluta lo fa però in base al talento di cui è dotato, ritenendo che il livello da lui raggiunto sia il massimo che si può desiderare. Essendone l'origine, Krisna incorpora in Sé questi tre aspetti e perciò c'è chi Lo vede come il Signore nella Sua forma trascendentale, chi come l'Anima Suprema e chi come la beatitudine risplendente o Brahman.

D: Quali qualità si devono possedere per entrare nella dimora del Signore e come si può raggiungerla?

R: Per entrare nella dimora del Signore o per ottenere il Suo nome, bisogna acquisire quattro attributi:

1) Considerarsi più insignificanti di un filo derba;

2) essere più tolleranti di un albero;

3) abbandonare tutti i desideri di fama e di onore;

4) adottare un comportamento compassionevole verso tutte le entità viventi.

Queste sono le quattro qualità richieste per cantare Hari nama. Non cè nessun altro modo oltre al possesso di questi quattro attributi.

D: Si può servire il Signore attraverso il servizio offerto alla Sua murti?

R: Non cè differenza tra il servizio offerto alla murti e quello offerto direttamente al Signore. Egli Si manifesta in una forma da adorare. Sappiamo dai compilatori delle scritture che non esiste differenza tra il Suo nome, la Sua forma e Dio stesso. Chi non ha devozione, invece, dice che la murti è un idolo. Colui che, conoscendone il metodo, si serve di un filo per trasportare lenergia elettrica, sicuramente può dichiarare che quando c'è il contatto filo e corrente elettrica sono un tutt'uno. Al contrario, la persona che non ha alcuna conoscenza al riguardo, sicuramente affermerà che non si tratta daltro che di un semplice filo. Similmente anche una cosa materiale, a contatto con la trascendenza, può diventare trascendentale.

D: Qual è lo scopo di un devoto?

R: Il devoto vuole soddisfare il Signore. Canta il santo nome del Signore in unattitudine di servizio e non ha altra ambizione.

D: Per servire il Signore, quali qualità dovremmo possedere?

R: Nella linea del servizio al Signore sono propizie: la tolleranza, il sentirsi insignificanti e latto di glorificare gli altri. A meno che non si abbia tolleranza, non si può avere una forte fede nel Signore. La tolleranza è lornamento di un vaisnava. Non possiamo glorificare gli altri se prima non ci consideriamo inferiori, insignificanti. Questi sono dunque gli attributi che ci tornano utili nel servire il Signore.

D: Perché consideriamo un Maha-bhagavata il maestro spirituale dell'universo intero?

R: Il Maha-bhagavata vede tutte le entità viventi come suoi maestri spirituali. Questo suo grande attributo lo rende ancora più grande e gli dà la fama di maestro spirituale dellintero universo.

D: Maharaja! Poiché tutto emana dal Signore, può spiegare perché Gli si dovrebbe offrire tutto? E qual è il significato di questofferta?

R: Questa è una buona domanda. Quelli che amano le dispute, pensano che lesistenza di Dio non sia affatto necessaria e che, di conseguenza, non serva offrirGli del cibo. Essi pensano che offrendo al Signore le cose da Lui create si dia l'impressione che le qualità divine del Signore si trasformino in semplici qualità umane. Essi mettono in discussione la necessità, per il beneficio delle nostre anime, della preghiera, della meditazione e della glorificazione. Tutto, invece, dovrebbe essere rivolto alla soddisfazione del Signore e non dovrebbe esserci alcun pensiero di beneficio personale. Lamore per Dio ci mostra che il magnifico Signore siede di fronte a noi e gioisce come un padre mentre prepara il pranzo ai figli. Dio ha preparato il cibo per noi. Per il piacere del padre i figli raccolgono il cibo e glielo offrono come segno damore per ottenere le sue benedizioni. Allora il padre offre amorevolmente le sue benedizioni ai figli e restituisce loro tutto il cibo dicendo: "Miei cari figli, questo è per voi. Me l'avete offerto per mostrarmi il vostro amore, ma io non ho bisogno di nulla. Quel che ho accettato della vostra offerta è il puro amore e l'affetto disinteressato." Accettare il mahaprasada ci rende felici.

D: In relazione a Sri Krisna, ottenere la possibilità di servirLo e realizzarLo hanno in uguale significato?

R: Lessere vivente è per natura il servitore di Sri Krisna. Con il canto del Suo trascendentale nome si consegue leleggibilità a servire Sri Krisna, il sommo Cupido. Per colui che è interessato ad un particolare tipo di servizio, sia la Sua vera forma che la percezione della Sua vera forma sono ugualmente importanti.

D: Quand'è qualificata, unentità vivente, a pronunciare il trascendentale nome del Signore?

R: Quando è mentalmente preparata a servire il Signore per renderLo felice, allora, automaticamente, il trascendentale nome del Signore danzerà sulla sua lingua.

D: La forma umana è temporanea, qual è il dovere di un uomo?

R: Sapendo molto bene che la durata della sua vita è breve, una persona intelligente impegnerà completamente, senza sprecare neanche un istante in modo futile, tutte le sue energie al servizio del Signore.

D: Come deve comportarsi il devoto che è colpito dal dolore?

R: Deve tollerarlo sapendo che è stato creato dalla grazia del Signore. Non cè altro modo per vincerlo, oltre che aspettare di ricevere la grazia del Signore.

D: Maharaja! Qual è lo scopo del chiedere la questua porta a porta?

R: La questua è per il beneficio dei puri devoti, ma i religiosi ipocriti abusano di questo sistema per riempirsi il ventre.

D: Qual è la più elevata forma di pietà verso lentità vivente?

R: La predica del sentiero della devozione è il tipo di benevolenza ideale verso le entità viventi: le allontana dalle attività peccaminose e le trascina verso il Signore.

D: Perché lessere vivente non crede nellesistenza del Signore?

R: A causa del loro associarsi con persone malevole, gli atei imparano fin dallinfanzia ad argomentare senza pertinenza ed il solo risultato che riescono a raccogliere, grazie a ciò, è quello di non credere nellesistenza di Dio. Così facendo, lateo non fa altro che nuocere a se stesso e non certo a Dio.

R: Sebbene lessere vivente sia un eterno servitore del Signore, perché c'è chi si rifiuta di credere alla Sua esistenza?

D: Coloro che non hanno occhi trascendentali non possono vedere il Signore e così pensano che in realtà Dio non esiste. Come il cieco non può vedere la luce del sole, così anche un ateo non può aver fede in Dio.

D: Chi non può essere definito un essere umano?

R: Che cosè il mondo? Chi sono io? Chi ha creato questo mondo? Qual è il mio dovere? Coloro che non si sono ancora fatti un'idea su questo tipo di domande, non possono essere considerati come esseri umani.

D: Quali sono i cinque stadi dellessere vivente?

R: Unanima caduta passa attraverso cinque stadi: coscienza allo stadio del concepimento, coscienza limitata, coscienza sviluppata, coscienza fiorente e perfetta coscienza.

D: Che cosè la nascita?

R: Quando il corpo astrale dellanima condizionata, in accordo ai frutti delle sue azioni, si ricopre di un corpo materiale ciò viene detto nascita di un'entità vivente.

D: Che cosè la morte?

R: Quando il corpo materiale di un essere vivente è separato dal suo corpo astrale ciò è chiamato morte.

D: Che cosè legoismo e per quanto tempo esso rimane con lessere vivente?

R: Finché il corpo astrale non è distrutto, a contatto con il corpo materiale lentità vivente sente gli effetti dellegoismo.

D: In quale corpo lentità vivente gode delle cose materiali e quali effetti ha questo su di lei?

R: La causa della propensione a godere del mondo è da ricercarsi nell'esistenza del corpo astrale attorniato dalle aspirazioni. Il corpo astrale è la causa della felicità, delle pene, delle paure e delle infelicità degli esseri viventi. Ecco perché lentità vivente è intrappolata nel mondo materiale.

D: Quale corpo favorisce lessere vivente nel suo servizio al Signore?

R: Lessere vivente non può servire il Signore finché mantiene il corpo astrale insieme a quello materiale. Quando si arriva a realizzare il proprio sé con la pura devozione, lattitudine di servizio dellanima si risveglia e così si ottiene il diritto di gustare lestatica beatitudine correlata al servizio di Sri Krisna.

D: Cosè che affligge lessere vivente impedendogli di conoscere se stesso?

R: La conoscenza dellessere vivente subisce l'incanto della potenza illusoria del Signore e si manifesta in tre aspetti : ignoranza, passione e virtù. Queste nature fondamentali dell'essere vivente influenzano la sua conoscenza esterna e non gli basta pensarsi libero dal loro influsso per esserlo davvero.

D: Chi soffre per le continue nascite e morti?

R: Chi accumula oltre il suo reale fabbisogno è considerato un ladro; egli assaporare di continuo il dispiacere legato alla ripetizione di nascita e morte successiva.

D: Che cosè la conoscenza assoluta?

R: Conoscere loggetto della propria dadorazione e la forma reale del proprio sé è ciò che viene definito conoscenza assoluta.

D: Come possiamo sapere di essere dotati di devozione?

R: Tramite la devozione è possibile entrare in rapporto con Dio: la devozione è lunico modo per ottenere il servizio del Signore. Quando i nostri occhi trascendentali saranno rischiarati dalla devozione, allora saremo in grado di conoscere Dio cosi comè, nella Sua forma originale, perché Egli Si manifesta nel cuore dei Suoi puri devoti.

D: Che cosa accade quando un essere vivente si stabilizza nella contemplazione e nello stadio di amorosa attitudine nei confronti del Signore Supremo?

R: Chi si situa nella contemplazione attira Sri Krisna e i Suoi associati; mentre colui che ha raggiunto lo stadio damore gusta la devozione verso il Signore in compagnia dei Suoi associati.

D: Spiegaci, per favore, che cos'è la devozione.

R: Lo stato di mente in cui si pensa sempre e in modo positivo a Krisna, senza tracce di jñana, karma e yoga, è chiamato pura devozione. La devozione è un'attitudine interiore, non è qualcosa da esibire esternamente.

D: Può lessere vivente servire il Signore senza la grazia della sua ia-devata, cioè della divinità alla quale si affida?

R: Affatto. Il proprio maestro spirituale è colui al quale ci si deve sottomettere, il discepolo appartiene alla classe dei servitori sottomessi o ad una particella di polvere dellaia-devatsa. Quando sarà giunto a questa realizzazione, allora potrà servire il Signore. Servendo il maestro spirituale in modo appropriato, si ottiene, per sua grazia, il servizio ai piedi di loto del Signore. Non è possibile ottenere il servizio al Signore tramite i propri sforzi personali.

D: Qual è la differenza tra conoscenza e devozione?

R: Con la devozione si può rimuovere lattitudine di dimenticanza nei confronti del Signore. La conoscenza estirpa la virtù e il vizio spuntati come risultato delle nostre opere; mentre la devozione distrugge il seme, cioè la causa di virtù e vizio. La devozione, inoltre, distrugge completamente la radice principale dellignoranza, eliminando i frutti peccaminosi delle nostre azioni passate e presenti.

D: Perché la mente è sempre intrappolata nel dolore e nella gioia?

R: Finché la mente è sotto il controllo della nascita, la primaria qualità di un essere umano, della virtù, la seconda caratteristica basilare, e dellignoranza, essa, coadiuvata dai sensi di acquisizione della conoscenza e quelli d'azione, rimarrà sempre assorta nella gratificazione.

D: Qual è la vera forma di unanima?

R: Tutte le cose che si trovano nel mondo trascendentale sono emanazioni della potenza Sandhin del Signore. La conoscenza e la forza di volontà sono emanate dalla potenza Sandhin e la potenza cit è la fonte da cui emana la beatitudine. Lespressione di queste tre potenze è la forma originale della jiva (anima).

D: Qual è il significato di Signore Supremo?

R: Nell'essere individuale la potenza cit, la potenza Samvit e la potenza Hladin sono presenti in modo infinitesimale, mentre nel Signore Supremo si manifestano per completo. In ciò sta il significato di Signore.

D: Qual è la differenza tra la mente e lanima?

R: Lanima non ricerca mai la gratificazione dei sensi, laddove la mente è occupata proprio nella gratificazione dei sensi: ecco la differenza tra le due.
 
 
 
 

I SUOI PRECETTI IN BREVE

La devozione dellessere vivente nei confronti del Signore è il risultato del suo impegno nel canto collettivo dei nomi del Signore. Così facendo assapora il gusto del servizio di devozione. Si dovrebbe, perciò, prendere completo rifugio ai piedi di loto di ®r Caitanya Deva. E affermato che si può ottenere la grazia del Signore dimostrandosi amorevoli nei confronti dei seguaci di Sri Caitanya Deva, come Svarupa e Rupa.

Lentità vivente è un eterna servente del Signore Krsna. Si può realizzare questa propria identità con il canto del trascendentale nome del Signore Krsna, e ciò è considerato anche un servizio offerto a Sri  Krsna, il Supremo Cupido.

Dedizione e perseveranza sono le due principali qualità del devoto. Il mondo materiale non può arrecare nessun dispiacere al vero devoto.

Bisogna cantare il nome di Sri Krsna con cuore puro, stando attenti a non permettere ai sensi di distaccarsi dalla meditazione sulla forma, gli attributi e i passatempi del Signore.

Io sono completamente egoista, poiché il mio oggetto di adorazione è Krsna, ed io appartengo a Krsna. Non ho amore se non per ciò che è in relazione con Krsna.

Noi non abbiamo nessun altro scopo se non quello di servire sia il maestro spirituale sia Ka. Una persona intelligente deve usare la sua intelligenza per acquisire questi fini.

La società umana ha un unico dovere: impegnarsi collettivamente nel canto del nome di Ka. Questa è la più grande generosità di Sriman  Mahaprabhu, poiché in questo modo lessere vivente ottiene Krsna prema, meta che non è raggiungibile neanche dagli esseri celesti.

Associarsi con i santi ci capacita a condurre vita spirituale.

per informazioni rivolgersi a: damayanti@libero.it